Progetto eSCO

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Interventi creativo/espressivi di contrasto all'isolamento sociale e psicologico rivolti a ragazze e ragazzi con particolari situazioni di disagio fisico e/o di patologia cronica.


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AREA D’INTERVENTO
Terzo settore: Servizi di cura all’etΓ  pediatrica

TEMATICA
Interventi di contrasto all’isolamento sociale e psicologico, di reinserimento e inclusione nel sistema formativo e sociale di soggetti in etΓ  scolare con malattie croniche, disabilitΓ , bisogni educativi speciali e/o a rischio di dispersione scolastica, fallimento formativo, povertΓ  culturale ed esclusione sociale.

TARGET
Bambine e bambini, ragazze e ragazzi in etΓ  scolare in situazione di disagio e isolamento.

ANALISI DEL CONTESTO
L’attuale situazione storica e sociale determinata dalla pandemia con l’imposizione del distanziamento sociale ha prodotto, e produrrΓ  ancora, conseguenze gravissime sul benessere psicologico e la salute mentale di tutti i cittadini, compresi quelli in etΓ  pediatrica costretti a rinchiudersi in ambienti ristretti, a rinunciare ad attivitΓ , incontri, relazioni mai messe in discussione precedentemente. Il fenomeno assume dimensioni ancora piΓΉ preoccupanti quando ad essere investito da questa deriva isolazionista Γ¨ tutto l’universo dei bambini, degli studenti con malattie croniche gravi, con disabilitΓ  o che per ragioni diverse, sono comunque entrati in contatto con β€œla malattia”, con l’ospedalizzazione e con il forzato isolamento. E’ questa, forse, una conseguenza tra le meno visibili ma non per questo meno grave. SpiegaΒ Massimo Molteni, Direttore Sanitario dellaΒ Nostra Famiglia:Β “I bambini sono i grandi dimenticati di questa pandemia: i loro bisogni di socialitΓ , di gioco comune, di vitali relazioni tra pari, sono stati nascosti dalla immane tragedia che ci ha colpito: nascosti, ma rimangono.Β I bambini con disabilitΓ  o bambini con condizioni esistenziali particolari come quelli con autismo o con disabilitΓ  dello sviluppo intellettivo, forse i piΓΉ sofferenti, sono addirittura completamente scomparsi dai RADAR”.
Il loro destino sembra segnato dalla scomparsa dell’identitΓ , dalla impossibilitΓ  di costruirsi un futuro, perchΓ© catalogati solamente con il nome di una patologia e con questa costretti a misurarsi quotidianamente in situazione di totale emarginazione dalla vita relazionale e dal contatto con la realtΓ . Tutto questo comporta avere solo β€œbisogni” e dover rinunciare ai β€œsogni”, diventare corpo e non essere piΓΉ persona /emozioni: β€œVite Interrotte” in solitudine.
La stessa scuola, unico servizio non sanitario presente in modo importante nella vita dei disabili e delle loro famiglie, il solo con finalitΓ  di socializzazione ma anche con possibilitΓ  d’inclusione in un contesto piΓΉ ampio di quello della famiglia, Β impreparata all’uso della didattica a distanza come modalitΓ  esclusiva di insegnamento, Γ¨ stata duramente colpita dalla pandemia: si Γ¨ affidata alla buona volontΓ  degli insegnanti e dei dirigenti scolastici per superare le molteplici difficoltΓ  pratiche e per soddisfare le esigenze degli studenti, specie dei piΓΉ piccoli, al fine di garantire loro il diritto all’istruzione.
Per alcuni di questi casi, infatti, prioritariamente quando trattasi di ospedalizzazione e domiciliazione, il sistema scolastico e quindi lo Stato Italiano, dispone di una normativa ed un sistema organizzato di interventi a supporto della continuitΓ  didattica e formativa, quali La Scuola In Ospedale ed i Protocolli di istruzione domiciliare per i quali, nello specifico oggi, la stessa didattica a distanza non riesce a dare risposte soddisfacenti.
Molto resta da fare per tutte quelle situazioni in cui l’isolamento forzato, insieme alla malattia e ai disagi di diversa origine, comporta una regressione sul piano motivazionale e della partecipazione alla vita sociale, con ricadute negative a rischio di esclusione, di emarginazione culturale ed inevitabile fallimento formativo.

PREMESSA
L’associazione Tria Corda onlus ha giΓ  realizzato nel corso del biennio 2019/2020 un’ esperienza molto significativa sullo sfondo di progetti di ricerca europei, relativamente alla utilizzazione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), per consentire a bambini affetti da patologie invalidanti di frequentare le lezioni della propria classe di appartenenza a distanza e in tempo reale, rimanendo in contatto con i propri amici ed insegnanti.
Dal giugno 2019 Γ¨ stato attivato a Lecce il progetto di sperimentazione denominato β€œeSCO – Scuola a Casa e in Ospedale” promosso dall’associazione di volontariato β€œTria Corda Onlus”, e finanziato per il biennio 2018-19 dalla Fondazione β€œGiorgio Primiceri Onlus” della Banca Popolare Pugliese. Il progetto, in tempi di non diffuse pratiche di DAD, ha dotato la scuola ed il piccolo paziente, preso in carico per la sperimentazione, degli strumenti informatici necessari a restare in contatto con gli amici (anche mediante il gioco) ed a seguire l’attivitΓ  didattica, malgrado la condizione di isolamento domiciliare.
Il veloce e diffuso cambiamento dei contesti sociali, culturali e istituzionali provocato dall’emergenza per il Covid 19 ha imposto una riorganizzazione e rimodulazione del Progettoβ€œeSCO – Scuola a Casa e in Ospedale” che Γ¨ stato rinominato β€œESCO”, con evidente rimando alla aspettativa di β€œuscire dall’isolamento”.
Partendo da una piΓΉ complessa e articolata visione culturale e sociale della emarginazione e dell’esclusione in tempi di Covid19, la rimodulazione ha indotto una ridefinizione degli obiettivi perseguibili, delle attivitΓ  praticabili e delle figure professionali da coinvolgere per la realizzazione di interventi che mantengano la fondamentale finalitΓ  della inclusione e del contrasto all’isolamento e alla povertΓ  culturale, ribaltando la logica β€œassistenziale” in una visione β€œesistenziale” del problema e della sua gestione.

OBIETTIVO STRATEGICO
Con il progetto β€œESCO” ci si propone di valorizzare la precedente esperienza, finalizzandola alla realizzazione di un servizio domiciliare o a distanza tramite TIC, a ragazze e a ragazzi che, affetti da patologie o che si trovino in particolari situazioni di isolamento e di esclusione, di ridotta o inesistente partecipazione alla vita sociale, culturale e scolastica, con problemi di emarginazione e con ridotte capacitΓ  e strumenti espressivi e comunicativi a seguito sia delle personali e differenti situazioni di malattia e disagio, sia delle difficoltΓ  familiari e/o della Scuola.
Si intende promuovere la ricostruzione dei sistemi relazionali di scambio, confronto e comunicazione, attraverso il potenziamento nel soggetto delle proprie risorse interiori e il miglioramento della qualitΓ  della vita relazionale anche nell’immediato microcosmo familiare. Immaginare β€œisole” che si ricomporranno in un arcipelago attraverso un viaggio nel proprio mondo ed una sua narrazione con i propri codici, linguaggi, valori, regole, sogni…
Ne deriva, inoltre, implicitamente, l’aspettativa di ottenere, attraverso questo progetto, un empowerment professionale e umano di tutti coloro, famiglie comprese, che, lavorandoci, percorreranno la strada del cambiamento e dell’innovazione. Lavorare, infatti, con persone costrette all’ isolamento a causa di una patologia, una condizione fisica e mentale dai contorni a volte indefiniti e in continua evoluzione, in un periodo in cui il mondo stesso si Γ¨ autoimposto l’isolamento, puΓ² diventare di estremo interesse, puΓ² portarci a compiere una vera e propria capriola e rivedere e riflettere su schemi, modi di pensare consolidati, esplorare nuovi territori epistemologici e di vita per affrontare la malattia, e non solo la malattia, in maniera β€œdi/versa”, innovativa, al passo con la complessitΓ  delle situazioni emergenti e dei repentini mutamenti socio culturali del nostro tempo.

OBIETTIVI DI PROCESSO
β€’ Sviluppare la capacitΓ  comunicativa interpersonale mirata al confronto ed alla collaborazione;
β€’ costruire rapporti interpersonali all’interno di una comunitΓ  virtuale;
β€’ valorizzare talenti e/o interessi personali artistici, musicali, di letto-scrittura;
β€’ sviluppare l’autonomia decisionale ed operativa;
β€’ sviluppare il senso di identitΓ  e l’autostima;
β€’ incrementare le autonomie personali, sociali ed operative;
β€’ promuovere l’acquisizione di capacitΓ  e competenze cognitive e trasversali indispensabili al dialogo educativo in ottica di Life Long Learning.
Per ogni ragazza/o saranno declinati gli obiettivi specifici e le attivitΓ  da svolgere anche tenendo in conto la valutazione e la definizione del profilo psicodinamico del soggetto e delle aree prossimali di interesse tra: teatro, narrazione e scrittura creativa, musica…

METODOLOGIA
L’impianto metodologico trova i suoi principi ispiratori nell’Arte-terapia, una disciplina che si pone come obiettivo la riappropriazione della creativitΓ , della fantasia, dell’intuizione, delle percezioni sensoriali, di tutto quel patrimonio di risorse personali che nessuna malattia puΓ² cancellare e nessuna medicina puΓ² far comparire, perchΓ© sono risorse semplicemente nascoste dalle situazioni di difficoltΓ  che la vita ci pone.
Le attivitΓ  creative, infatti, favoriscono la conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialitΓ  e rendono possibile l’integrazione di tutte le risorse di cui disponiamo per poter vivere meglio.
Il progetto intende perseguire, attraverso attivitΓ  che stimolino la creativitΓ  e l’immaginazione dei soggetti interessati, occasioni di apprendimento oltre che di cura, offrire un’opportunitΓ  per vivere l’ambiente e il tempo della malattia e del disagio, dell’isolamento e della emarginazione come circostanze per esternare le emozioni e affrontare la paura connessa alla situazione in maniera creativa e positiva; per sviluppare la capacitΓ  di creare sogni, pensieri e prospettive, favorire occasioni di socializzazione e regolazione delle emozioni di fronte all’esclusione sociale.

RISORSE PROFESSIONALI
Il progetto si avvale della collaborazione di figure professionali con competenze nell’ambito della didattica differenziata, provenienti da esperienze artistiche attoriali e musicali con specifica specializzazione nell’ambito del teatro sociale, della musicoterapia e della scrittura/narrazione creativa.

ATTIVITA’
Le attivitΓ  del Progetto si svolgeranno all’interno di laboratori creativi ed espressivi, nei quali immaginarsi come isole Γ¨ il primo passo, ricercare esploratori in grado di sperimentare nuovi linguaggi, il secondo. Consapevoli che ogni isola ha il suo percorso, il suo codice, la sua lingua, le sue regole. Il terzo passo sarΓ  costruire ponti che creano, oltre le distanze, legami che uniscono e accomunano le isole in un arcipelago, in cui ogni isola diventa parte di un virtuale mondo comune, di un solo luogo o meglio una cittΓ  ideale, sperimentando L’USCITA DALL’ISOLAMENTO.
Fasi del percorso/laboratorio creativo:
Fase 1. Il Viaggio (sull’isola)
I tutor (esploratori arrivati sull’isola) incontrano gli β€˜isolani/isolati’. Propongono una valigia contenente β€œsogni e bi/sogni”. Proposte per un viaggio da narrare, ascoltare, suonare, filmare, riprodurre in gesti, esprimersi.
Fase 2. Lo Scambio
In questa fase, durante il viaggio sull’isola, accanto all’esploratore, comparirΓ  la voce narrante del redattore del diario di bordo che, scritto a quattro mani con l’isolano, diventa occasione per lanciare messaggi alle isole vicine, in uno scambio alla pari.
Fase 3. I Ponti
Il gruppo di esploratori, ciascuno in possesso dei tesori trovati nell’isola /ragazza-o, lavorerΓ  alla costruzione di quei ponti che consentiranno alle isole di trovarsi in un arcipelago ed uscire cosΓ¬ dall’isolamento.

TEMPI
I laboratori dureranno circa 26 settimane da Aprile a Dicembre 2021 (esclusi i mesi estivi), con una cadenza di un incontro settimanale on line e/o in presenza, di 2 ore, durante le quali la/il ragazza/o lavoreranno con il tutor e incontreranno, secondo un calendario stabilito a monte, il responsabile del diario di bordo.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Il monitoraggio, in quanto controllo del processo necessario a verificare la coerenza e la fattibilitΓ  delle azioni messe in campo, restituirΓ  informazioni relative a tutti gli indicatori che il progetto individua come elementi rilevatori della efficacia delle azioni messe in atto.
La valutazione sposta l’attenzione sugli elementi non solo quantitativi ma anche qualitativi che definiscono l’area di intervento e i risultati ottenuti. Il prodotto finale risulterΓ  infatti quale testimonianza della efficacia dell’intera azione progettuale.
Monitoraggio e valutazione saranno affidati ad un valutatore esterno individuato dalla Presidenza del Dipartimento di Storia, SocietΓ  e Studi sull’uomo – Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche dell’UniversitΓ  del Salento.

Il Gruppo di progettazione
Dott. Antonio Aguglia, Presidente
Prof.ssa Marcella Rizzo, responsabile di progetto
Prof.ssa Maria Eugenia Congedo, coordinatrice di progetto



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